Sunday, April 1, 2007

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Giappone day 1 (facciamo che vale 2): cominciamo bene!


Ale!
I finally land in japonica. Malaysian goddamn we have tried hard to prevent me from leaving. The flight from London was 10 hours late (10 for God's sake! Did before to delete those faithless) and then they made us sit at the Hilton Hotel to the airport, Dov and we were served lunch. It was a buffet. BUFFET!! Cre to do a real severely affected the department's monthly budget restaurant in Paris ...

Forte in more than two sizes on my very own waistline, I go to the room to discover that one of the lucky ones who was given a suite (in the absence to the other, we do what we can ). I used all the towels, which were inexplicably large number (8), and after showering I even experience the thrill of plaster Iccio co n a lousy body lotion - as Derek calls. Then I put the robes, the first one to finish b ene to dry, and after another che era bello asciutto. Sciala, sciala!... Mi sono seduto su ogni poltrona e divano della stanza, rimpiangendo di non aver portato con me l'eterno tagliente compagno di vi aggi svizzero... e dopo aver usufruito del servizio bar, internet e tv mi sono spetasciato sul letto a dodici piazze, mandando all'aria lenzuola e piumini vari. Come tornare bambini in un albergo di lusso. E provare l'insostenibile le ggerezza dell'essere, ovvero girarsi i pollici per mezz'ora prima di cadere in un sonno catatonico.

Comunque... alle 23 via, si parte! Dodici ore
dopo, arrivati a Kuala Lumpur, ecco che ricomincia il calvario: ritardo all'arrivo, quindi salta la coicidenza per Narita, quindi altro delay, altro albergo! Per c hi non lo sapesse, Kuala Lumpur si trova in Malesia, all'estremità meridionale di quella che molti giocatori di Risiko conoscono come penisola del Siam. E' un posto immerso nella giungla, nonostante la tecnologia e l'occidentalizzazione siano arrivate anche qui a spazzar via tradizioni e impressioni di altri mondi. Sempre per chi non lo sapesse, la Malesia è a due passi dalla POLINESIA. Anche qui l'alberghetto era discreto, e visto che aveva una Jacuzzi in camera ne ho approfittato per riprendermi dalla stanchezza di dodici ore di viaggio servito e riverito. Fuori dalla mia camera, dalla finestra esagonale, la giungla misteriosa avvolgeva il sole che tramontava in un abbraccio antico e primordiale... Insomma, il paradiso. E ho anche rischiato di rimanerci, in quel paradiso: fate sempre molta attenzione quando regolate i vostri orologi secondo l'ora locale nei passaggi di fuso orario, potreste mancare il vostro volo di un'ora, in totale buona fede... e rimanere a due passi dalla POLINESIA...

Alla fine, eccomi giunto alla meta! Solo 34 ore di viaggio... Avrei fatto prima ad andare con la nave di Fosco Maraini. All'epoca sì, che sapevano viaggiare!

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